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 Mostre personali 1988
1988
 
La mostra di Bergamo ritorna in Sicilia, a Taormina. E’ la galleria d’arte Diodoro Siculo che accoglie la scultura di Prestipino, il 17 aprile 1988.
Si tratta di una nuova conferma di Prestipino scultore. Vincenzo Di Maria, sotto il titolo di Reperti di archeologia avveniristica nelle sculture di Gesualdo Prestipino, avvicina, in tale occasione, l’opera di Gesualdo a un “ un tipo di scultura che tende a possedere i ritmi di un’archeologia dell’immaginario, restando fermamente ancorata ai più indispensabili contrassegni della visione storica dei ricordi “. Prestipino ne offre una testimonianza e un esempio probante con il modello con cui, in effetti, l’artista “ delinea la finzione dei suoi reperti atemporali, sulla traccia di un ellenismo purificato della cosiddetta sublimità estetica e con lo slancio penetrativo di una dinamica interna alla miseria, maggiormente intensa dove occhi di luce la aprono all’infinito e gli scavi umbratili restituiscono gli echi delle udienze dilagate in perpetui equilibri ondulatori “.
Questa di Di Maria è una delle belle immagini con cui si può definire la scultura di Prestipino e che personalmente condivido senza esitazioni.
 
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